SolarCity, la compagnia capeggiata da Elon Musk, vuole immettere sul mercato delle tegole solari, che dovrebbero rimpiazzare le vecchie tegole e i pannelli solari. Un accordo con la Tesla, poi, permette anche di avere una powerwall al momento dell’installazione.
Devo ammetterlo: sono un fan delle energie rinnovabili. E le buone idee mi piacciono ancora di più. Secondo me, l’idea di creare tanti piccoli moduli, che facciano da tetto, oltre che raccogliere l’energia solare, è un’ottima idea, per diversi motivi; l’abbassamento dei costi di manutenzione è il primo di questi: se si rompe una cella, non sarò costretto a sostituire l’intero pannello, ma solo una tegola, che sicuramente costerà meno del pannello. Il secondo è la superficie coperta: partendo con moduli di grandi dimensioni non riuscirò mai a coprire tutto il tetto, invece, con tanti moduli di piccole dimensioni (tegole, appunto) potrò coprire il massimo della superficie possibile del tetto, e produrre anche di più. Ma la chicca è il powerwall, la tecnologia sviluppata da Tesla, che permette di stoccare l’energia elettrica per alimentare una casa in una o più batterie da 6,4kWh.
L’accordo era la parte facile: il presidente di SolarCity, Elon Musk, possiede il 20% della Tesla. Credo proprio che per lui sia stato facile mettere una buona parola nel consiglio d’amministrazione. Ora che le valutazioni di SolarCity sono scese, si parla proprio di un acquisto da parte della Tesla dell’azienda SolarCity, anche se c’è la probabilità che il giuoco non valga la candela, visti i debiti della SolarCity.
Molti in Italia stanno installando al di sopra dei propri tetti dei pannelli solari, altri hanno fatto installare all’interno del tetto i suddetti pannelli. Non volendo considerare l’inestetismo di un pannello montato al di sopra del tetto, o di un pannello nero che fa a cazzotti con il resto del tetto di colore diverso, in alcuni casi l’installazione crea delle fessure che permettono all’acqua di penetrare al di sotto del tetto, rendendo inutile l’intero tetto stesso. Con delle tegole, il problema non sussisterebbe: il tetto sarebbe uniforme nel colore e nella coperutra, risolvendo due problemi in uno.
I piani sono di rivelare il nuovo prodotto entro la fine dell’anno, quindi, per ora l’unica cosa da fare è aspettare, e magari incrociare le dita.