L’aggiornamento 1.4 apre nuove falle nella sicurezza
Come molti di voi sanno, la oculus ha rilasciato di recente un aggiornamento per bloccare la compatibilità dei suoi contenuti ai visori dei competitor: di fatto è stato aggiunto un ulteriore controllo per verificare che il dispositivo connesso sia un oculus rift, e non un suo competitor.
Non molto tempo fa era stato rilasciato Revive, che dimostrava non solo la compatibilità dei supporti, ma anche garantiva ai possessori di HTC Vive di eseguire le applicazioni in esclusiva per l’Oculus Rift. Bene, questo aggiornamento serve proprio a bloccare questa possiblità.
Beh, questo aggiornamento si è dimostrato peggio di un boomerang per Facebook: dopo la patch 1.4 infatti non solo è possibile eseguire comunque i contenuti della Oculus, ma addirittura aggirare anche i protocolli che verificavano il possesso del contenuto.
Ricordiamo, inoltre, le dichiarazioni del fondatore di Oculus, Palmer Luckey:
“Se i nostri clienti comprano un gioco da noi, non mi interessa se lo modificano per eseguirlo sul dispositivo che preferiscono. Come ho già detto un milione di volte, il nostro obiettivo non è ottenere un profitto bloccando le persone solo al nostro hardware”
A quanto pare Facebook, che ricordiamo ha acquisito l’azienda, non la pensa allo stesso modo, e sta cercando di sviluppare una piattaforma chiusa solo al loro hardware.
A questo punto una domanda sorge spontanea: che l’HTC Vive sia migliore dell’Oculus? Che Facebook abbia paura di fare la fine di Betamax?
Noi per ora stiamo a guardare, con i nostri pop corn in mano, e vedremo come andrà a finire.