Power bank: quale scegliere?

Guida nella scelta dei caricabatterie portatili

Chiunque abbia uno smartphone molto probabilmente avrà avuto bisogno almeno una volta nella vita di un caricabatterie portatile: quando si è in vacanza, quando si ha una giornata di lavoro più lunga del dovuto, quando si è fuori casa per molto tempo e non si ha a disposizione una presa di corrente dove collegare il proprio caricabatterie.

Purtroppo, l’intero mondo dei power bank risulta coperto da un enorme velo di nebbia: ci sono batterie affidabili, marche molto affidabili, e altre meno.

Innanzitutto, bisogna fare una precisazione: per la scelta del power bank non bisogna mai guardare il milliamperaggio del proprio dispositivo e paragonarlo a quello della batteria portatile tramite rapporto diretto. No, non funziona così: i power bank hanno delle batterie simili a quelle dei nostri cellulari, o dei nostri pc portatili. Queste batterie hanno un voltaggio che varia tra i 3.7 e i 4.2 Volt, che vanno poi convertiti in 5V della USB, e poi vanno riconvertiti in 4.2V per caricare la vostra batteria. Questo cosa comporta? Una perdita di corrente. Escludendo la normale corrente consumata dal cellulare, che esso sia spento o acceso (si, perchè consuma corrente anche da spento), queste conversioni non sono mai efficaci al 100%, in genere con gli ultimi modelli si hanno efficienze che oscillano tra l’80 e il 98%, e ovviamente non aspettatevi il 98% a temperatura ambiente o magari dopo che la temperatura è aumentata per l’utilizzo.

Una buona approssimazione è considerare il 70% dell’amperaggio dichiarato; quindi quella che è una batteria da 10000 mAh dovete considerarla come circa 7000 mAh utilizzabili dal vostro cellulare. Mantenersi larghi non può che far bene in casi come questi, e aggiungo un piccolo consiglio: molto meglio caricare la vostra batteria dal 40% fino al 70%, senza superarlo, in quanto avvicinandoci al 100% avremo un’efficienza sempre minore.

Per Voi, i nostri carissimi 3 lettori, abbiamo deciso di mettere a confronto 3 power bank: uno di piccola taglia, della AUKEY, di 5000mAh, uno più grande della SPIGEN, da 10000 mAh, e uno della RAVPOWER da 13400 mAh.

La scelta dei prodotti non è stata casuale: innanzitutto bisogna preferire case affidabili, e consideriamo queste tre, insieme ad ANKER ed EasyAcc le più valide sul mercato. Optare per case sconosciute, o peggio ancora, con una pessima reputazione ci può portare a batterie che hanno meno della metà della capacità dichiarata, con casi drastici di meno di un terzo della capacità dichiarata. Abbiamo inoltre rimosso dalla lista tutti i power bank con capacità grande, ma solo una porta USB, per un semplice motivo: verosimilmente un caricabatterie portatile di grossa taglia viene usato più in vacanza o in una festa, che come salvavita per tutti i giorni, più affine invece ai caricabatterie di piccola taglia, quindi è molto più verosimile che siano utilizzati per caricare più dispositivi alla volta, visto che raramente si va in vacanza da soli.

Taglio corto, e metto a confronto i tre prodotti; sono molto diversi tra loro: il primo è piccolo, estremamente portatile, comodo, il terzo è un bel mattoncino, ma capace di caricare il nostro telefono completamente 3-4 volte, infine il secondo è una perfetta via di mezzo tra i due.  I due powerbank di “taglia grande” hanno anche un piccolo led a disposizione, non capace di illuminare quanto una torcia, ma sufficiente a farci trovare le chiavi a terra di notte.

 

Perchè prendere il caricabatterie della AUKEY?

Perchè è piccolo, comodo ed essenziale; si ricarica velocemente con 5V@2A, e riesce a caricare abbondantemente una volta il vostro cellulare, occupa pochissimo spazio all’interno della vostra borsa. Ottima idea regalo

 

Perchè prendere il caricabatterie della Spigen?

Perchè ha una capienza maggiore, è leggermente più piccolo dei concorrenti che hanno la stessa capacità, ha un corpo in alluminio e il display che mostra la percentuale della batteria. Tra quelli di “grossa taglia” è sicuramente il più comodo da portare, con le dimensioni ridotte, ma purtroppo non sembra avere il massimo della compatibilità: alcuni dispositivi lo caricano solo a 5V@500mA, che non aiuta a caricare velocemente una batteria da 10000mAh. Decisamente da caricare durante la notte.
Infine, perchè prendere il caricabatterie della RAVPower?

Perchè è decisamente il più versatile: ha il QuickCharge 2.0, che gli permette di ricaricare la sua batteria da 13400 mAh in 2 ore e mezza, e di caricare altrettanto velocemente i dispositivi compatibili con QuickCharge. O comunque, permette di riuscire a racimolare la maggior quantità possibile di corrente in tempi ridotti. Questo power bank ha a disposizione quattro led che indicano la percentuale di carica, circa il 25% ogni led.

 

Concludendo, si tratta di 3 ottimi prodotti, ognuno con le sue peculiarità. Voi quale scegliereste?